
Durante la mia esperienza di ricercatore ho imparato che spesso porre una domanda è più efficace rispetto al fornire una risposta. “Giudica un uomo dalle sue domande piuttosto che dalle sue risposte” (Voltaire). La risposta, infatti, pone già una visione del problema veicolata da chi scrive, mentre una domanda può innescare nel lettore una serie di processi cognitivi che arricchiscono il dibattito. Di conseguenza, il presente contributo mette in discussione le modalità attraverso cui si costruiscono i processi di riforma in Italia, ponendo una serie di domande e di spunti di riflessione.
Leggendo i principali quotidiani nazionali la parola più ricorrente associata
al Governo Renzi è “riforme”. Ma cosa sta facendo concretamente il Governo per
riformare il settore pubblico e spingere la crescita del nostro Paese? Ha una
chiara e appropriata agenda di riforme? Oppure sono iniziative isolate o poco
coordinate per “rappezzare” o introdurre cambiamenti marginali in alcuni
processi? E ancora, quali sono le condizioni affinché le riforme non siano solo
un documento scritto, bensì possano concretamente essere attuate?
Alessandro Braga
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